Luoghi di culto

STORIA E CULTURA - LE CHIESE

Custodi gelosi di opere d’arte di varia fattura e natura, gli edifici di culto si ergono silenti in tutti e quattro gli agglomerati urbani di Sella Giudicarie. In essi è possibile visionare affreschi, oli su tela, opere di intaglio su legno come balaustre, organi e statue.

Le architetture sacre giunte sino ai nostri giorni conservano un impianto che risale ai rifacimenti susseguitisi a partire dal rinascimento. Così la vecchia chiesa di Sant’Andrea, ubicata a nord del paese di Breguzzo e recentemente restaurata, risale ad un rifacimento del 1531. Lungo una parete al suo interno conserva un prezioso breve tratto di affresco datato al XIV secolo. Attualmente sconsacrata, la chiesa è divenuta sede di un importante festival estivo dedicato alla musica classica cameristica.

La nuova chiesa di Sant’Andrea, sempre a Breguzzo, fu costruita a poche centinaia di metri dalla precedente nel corso del XIX secolo. Al suo interno sono presenti due preziose tele (Sacra Conversazione e Adorazione dei Magi) dell’artista tedesco Joseph Heintz Il Giovane (Augusta 1600 ca. - Venezia, 1678).

Nel centro storico di Bondo si trova invece la chiesa di San Barnaba, una struttura seicentesca restaurata nel 1998/1999, ora assurta a centro espositivo permanente e luogo di aggregazione artistica. L'ex luogo di culto infatti accoglie tutte le estati importanti mostre artistiche mentre durante l’anno ospita serate musicali.

Eretta in posizione elevata in località Doss, la chiesa di Santo Stefano a Roncone, che si rispecchia tutto l’anno nelle limpide acque del sottostante lago di Roncone, è un monumento barocco edificato tra il 1619 e il 1624. Al suo interno ospita un gioiello dell’arte lignea di rara raffinatezza: la cassa d’organo che la tradizione locale vuole mirabilmente intagliata dall’artista ronconese Giovanni Battista Polana nel XVII secolo. Ancora oggi l’organo viene utilizzato in occasione di concerti e simposi.

Nel sereno centro storico di Lardaro, infine, si trova la chiesa di San Michele arcangelo, opera di una radicale ricostruzione e ampliamento di un precedente edificio cinquecentesco, effettuata da maestranze comacine tra il 1738 e il 1742. L'interno dell'edificio è decorato da pitture murali eseguite nel tardo Settecento. Separato dalla chiesa, sulla destra, si erge il campanile dalla tipica forma a torre.

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